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WorldSBK: Razgatlioglu è pronto per scavalcare Toseland?

Monday, 27 July 2020 07:31 GMT

Il turco è un ottimo giovane prospetto del paddock del WorldSBK. Può diventare il campione del mondo più giovane facendo meglio di James Toseland? Ecco l’analisi del telecronista del WorldSBK Steve English.

Toseland ha vinto il suo primo titolo del WorldSBK nel 2004, nella stagione che lo ha visto all’esordio con una squadra ufficiale. Aveva già vinto una gara, conquistato podi e dimostrato in diverse circostanze di essere molto veloce. Avrebbe retto la pressione arrivando a far parte di una squadra con un pilota confermato facendo quanto aveva pianificato? Suona familiare? Dovrebbe, dato che la carriera di Toprak Razgatlioglu ha seguito un percorso molto simile. Con quasi lo stesso numero di partenze e pochi giorni di differenza tra i due nel momento di affrontare questa situazione, la stella turca nel 2020 ha tutto per essere una sorpresa. Riuscirà a eguagliare la prestazione di Toseland? Probabilmente no.

Toprak è uno dei piloti di maggior talento tra quelli che vediamo sulla griglia di partenza. Ha una grandissima abilità alla guida ma sotto alcuni aspetti è ancora un diamante grezzo in cerca del suo pieno potenziale. Ha ancora bisogno di migliorare dal punto di vista tecnico anche se è facilmente risolvibile dato l’ottimo legame che ha con il suo capotecnico Phil Marron, una delle figure che hanno contribuito a far emergere tutto il potenziale del turco. Dopo il loro primo test Marron ha confessato di non aver mai visto nessuno con tutto quel talento ma anche che c’era molto lavoro da fare. Per Toprak la moto era un machete, non un bisturi. Entrambi fanno lo stesso lavoro ma con risultati molto diversi.

Nel 2019 a Phillip Island mentre correva con Puccetti Kawasaki per Toprak il primo passo dopo il trasferimento è stato provare a essere più dolce. Non si sentiva naturale e veloce ma passo dopo passo ha capito quello che gli diceva il suo ingegnere. Il più bravo al mondo nel WorldSBK è colui che riesce a essere dolce e veloce al tempo stesso, non chi guida la moto come se fosse un cavallo selvaggio. In occasione del ritorno in Europa Razgatlioglu era pronto per fare un altro passo avanti. A Imola ha conquistato il suo primo podio del 2019 e da quel momento è arrivato con costanza tra i primi tre. I duelli testa a testa con Jonathan Rea non lo hanno intimorito e a Magny-Cours ha festeggiato per la prima volta dopo un grande duello proprio con il nordirlandese.

È stato preso sotto l’ala di Kenan Sofuoglu fin da in tenera età ma ci sono ancora alcuni aspetti su cui Razgatlioglu deve migliorare. In Puccetti è stato coccolato grazie anche al team costruito intorno a lui. Le cose però andranno diversamente quest’anno in casa Pata Yamaha; dopo il successo in Australia però è chiaro che sia riuscito ad adattarsi bene al nuovo contesto.

Il rapporto che ha con il suo compagno di squadra Michael van der Mark è positivo e c’è una grande sensazione di tranquillità all’interno del box. L’arrivo nel team che l’anno scorso ha chiuso la stagione con un terzo e un quarto posto mette pressione sulle spalle di Toprak ma sembra che riesca a gestirla. È tornato dall’Australia con due podi ma cosa succede quando il tuo compagno di squadra torna con delle vittorie? Sarà interessante scoprirlo dato che non ha mai vissuto una situazione del genere nella STK600, nella STK1000 e nel WorldSBK.

Toprak si laureerà campione del mondo diventando così il vincitore più giovane di tutti i tempi? Improbabile. Yamaha andrà forte ovunque e vincerà gare ma la Ducati e la Kawasaki hanno pacchetti più competitivi. Il Kawasaki Racing Team e l’ARUBA.IT Racing – Ducati non lasciano nulla di intentato. Per Yamaha nel 2020 sarà quasi impossibile batterli. 

Razgatlioglu può avere un grande futuro. Il suo talento naturale ora si accompagna a un’intelligente etica del lavoro ma ribaltare i pronostici non sarà affatto facile. Se accadesse qualcosa del genere, questa sarebbe la stagione più bella di tutti i tempi nella storia del WorldSBK.

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